(AVVISO AGLI UTENTI: Questo è un post ad alto tasso di populismo vaginale ma…sticazzi)
No. Non coglierò l’occasione della festa della vagina per sottolineare l’assenza di un cazzetto nella mia vita.
Essendo la festa della vagina, mi dedico solo alle vagine.
Non a tutte, però.
Mi dedico alle vagine che ogni mattina spengono la sveglia e si alzano smadonnando. Mi dedico alle vagine che alla cassa imbustano la spesa da sole e a quelle che da sole si montano un mobile ikea. Mi dedico a chi comprerà un’altra carpisa sognando una miu miu e aspetterà i saldi per fare shopping all’Oviesse.
Mi dedico alle vagine che hanno lasciato la propria casa e sono andate via inseguendo un’idea di indipendenza ed evoluzione. Mi dedico alle vagine che hanno avuto il coraggio di restare e di prendersi cura di chi amano.
Mi dedico alle vagine che alla sera, dopo il lavoro, cucinano per i propri compagni e per i propri figli. E anche a quelle che trovano la forza di cucinare solo per se stesse.
Mi dedico alle vagine che se si rompe la lavatrice so cazzi loro e basta.
Mi dedico alle vagine che si fanno gli orecchini da sole, mi dedico a quelle che sanno rullare da sole, mi dedico a quelle che ascoltano musica rock, a quelle che hanno i capelli crespi e il coraggio di tagliarli corti e di essere brutte.
Mi dedico alle vagine che non sono mai state in Kenya e che sognano ancora di andare a Parigi. Mi dedico a quelle che sanno stirare una camicia e sentire gli altri con l’udito e con la pelle. Mi dedico a chi ha una vita in salita, a chi deve dimostrare ogni giorno il suo ruolo, a chi non può permettersi di essere debole. Mi dedico alle vagine che convivono con i propri dispiaceri ma che son capaci di sorridere e di tracannare ducento birre in compagnia.
Mi dedico a quelle che sanno amare e che sanno amarsi. A quelle che non hanno paura di scoprirsi. A quelle che sanno assecondarsi e cazziarsi, a seconda delle necessità. Mi dedico alle vagine che sanno quello che vogliono e a quelle che stanno caparbiamente cercando di scoprirlo.
Mi dedico a quelle che camminano spedite, senza lamentarsi.
Mi dedico a quelle che sanno trattenere le lacrime e a quelle che, certe volte, muoiono di paura e basta.
Mi dedico a quelle che c’hanno più palle di un uomo, ma sono abbastanza brave da non farglielo capire.
Mi dedico a quelle vagine che ogni giorno riescono a percorrere la fune, trovando l’equilibrio tra la realtà che vivono e quella che sognavano di vivere, che è un po’ come trovare l’equilibrio giusto tra nutrimento e gusto.
Mi dedico alle vagine che sono a dieta e a quelle che sudano su uno step. Mi dedico a quelle che ogni mese hanno voglia di mollare e invece continuano. Mi dedico a quelle che sanno essere amiche. Mi dedico a quelle che sono capaci di essere le migliori possibili e di andare avanti, senza certezze, solo per fede, in se stesse e in pochi altri.
Io oggi mi dedico a tutte quelle vagine stronze, che da qualche parte sognano ancora.
Qualcosa di diverso.
Talvolta, senza sapere cosa.
E le mimose la manderò alla vagina più speciale, la mia Vagina Maestra.
Buona festa della vagina anche a te 🙂
🙂 love
Condivido pienamente! Sono quelle le vagine che ci piacciono e che soprattutto non hanno bisogno di un giorno in particolare per essere fiere di esserlo! 🙂
Sì, sono anche la vagine più sbattute, bisogna ammetterlo. 🙂
Ma, dopotutto, sono le vagine migliori.
Qle buongiorno migliore potrebbe essere se non qllo fatto alla Vagina?
Sono nuova nuova di zecca…..ma altrettanto vecchia vecchia d’esperienza per poter parlare di Vagina con cognizione di causa!!
Spero solo che oggi festeggino sempre meno Vagine degli altri anni e si preparino a farlo dalle 24:00 di questa notte fino alle 24:00 del 7 marzo 2013!!!
Ciao Linda! E ben trovata! 🙂
Le vagine degne di tal nome io credo facciano ciò che auspichi (in maniera altalenante).
Tutte le altre, magari, vanno da spogliarellisti depilati e unti. Ma dicono che il mondo sia bello perché vario. E francamente ne discuterei…
Bellissimo post. Tutte le donne femministe sono mie amiche.
il tuo era splendido! 🙂
Buona festa della Vagina!…Scusa Donna mi sono fatto trasportare.
Sei riuscita ad essere dolce e poetica senza perdere la tua ironia.
Buona Vagina a tutti.
🙂 “buona vagina a tutti” è una frase interessante su cui tornerò in futuro.
grazie cavalier amaranto!
dato il ritardo con cui rispondo, ti auguro buon weekend!
v.
Auguri tesoro, di cuore e di vagina.
lovviu.
a lot.
E quelle vagine che vivono in Africa e a stento riescono a procurarsi da bere? Che grande problema accontentarsi di fare shopping all’Oviesse.
p.s.
bei capezzoli
convertiti al buddhismo, inizia a credere nella metempsicosi, prega di non re-incarnarti in una scolopendra, rinasci vagina e poi torna qui a parlarne 🙂
cordialmente,
V.
Ti salvi solo per l’inserimento di “sticazzi”. Ufffff.
è per controbilanciare il vaginismo…
che bella parole :))
buona festa della vagina anche a te!
un abbraccio
🙂 grazie frolla!
e già che ci siamo, buon weekend!
Ah!!!…… dimenticavo la mia Vagina!!!!….ops….. volevo dire il mio blog…qsta mattina troppo presto ed ero ancora rinco + new entry!!!!!
ahahahaha ma figurati!
aggrazie e buon weekend!
v.
Fantastica, da una persona che ti segue da lontano da lungo tempo:-)
Mi fai pensare a quando cercavi di ammazzare insetti in camera!
Va che non ci credo!!!!!!
Mi sembrano passate una dozzina di vite, da quando potevo alzare la cornetta e chiamare la mia prode salvatrice davanti a un qualsivoglia insetto! Ora devo fare da me, lo sai, dice che siamo cresciute…
Scrivimi! (o fatti facebook :))
Un bacio grande grande grande.
A lavorare!!!
Altro che giorno della donna!!!
A lavorare!!!
Non per deluderti, ma lavoriamo.
Hai dimenticato la dedica alle vagine che lavorano con la vagina…… 😉
La questione mi rimaneva controversa.
E, essendo vaginale e populista, preferisco quelle che scelgono di lavorare con altri organi 🙂
Lavorare con la vagina equivale a lavorare per il 50% col cervello… Anche se lo so che alcuni fanno fatica a capire il senso di questo concetto.
Buon week end! Con immutata stima.
🙂