Diverso Fabbisogno Sessuale

Sono una donna sciatta, che è una delle peggiori colpe che, in quanto donna, si possano avere.

Sono quel genere di soggetto che compra pochi abiti e fatica a buttar via quelli bucati. Ho decine di mutande slabbrate e calzini lisi, di quelli che se li vedesse mia madre direbbe: “Ma come vai girando! Bisogna sempre essere in ordine!” e me lo direbbe non perché potrei inciampare in un’impetuosa fornicazione con un rampollo reale, ma perché potrei, chessò, finire al Pronto Soccorso e non starebbe bene avere la biancheria scoordinata.

Se a 15 anni non avessi avuto un fidanzato che, ferendo la mia sensibilità, mi ha detto “Senti, perché non ti fai le sopracciglia?” (in un’epoca in cui lo scombussolamento ormonale mi aveva procurato un monociglio alla Frida Kahlo, che oggi sarebbe assai stiloso e potrei hashtaggare con #unibrow, ma che ai tempi era trasversalmente considerato “inguardabile”), ecco forse io non avrei mai iniziato a farmi le sopracciglia. Se non mi avesse detto “Perché non ti trucchi?”, “Perché non usi i tacchi?”, io non avrei fatto nulla, nel senso che della mia immagine non mi è mai davvero importato un cazzo. Quando ero bambina, la mia carenza di vanità era così evidente che gli altri intorno se ne preoccupavano. Non ero abbastanza femminile, avevo la lingua biforcuta, mangiavo molte merendine, divoravo sit-com davanti alla tivvù e non avevo problemi a vestirmi con le tute Benetton 0-12 fluorescenti. Poi sono cresciuta e la vita mi ha insegnato che è necessario curare la propria immagine (cioè una compagna stronza delle medie un giorno mi ha brutalmente detto: “Se al liceo ti vesti così nessuno vorrà parlare con te”). Così, lentamente, mi sono un po’ adeguata (Milano è stata una bella terapia d’urto da questo punto di vista), e ho capito che impegnarsi per essere “carina&curata” era prerequisito essenziale del vivere civile, sociale e sentimentale.

Nonostante i miei sforzi, però, oggi sono una donna adulta che si mette la crema idratante una volta alla settimana, se per caso se ne ricorda. Che fuma sigarette da circa 20 anni nel tentativo esplicito di procurarsi una morte precoce e dolorosa. Che se ha un brufolo non può resistere alla tentazione di schiacciarlo. Che ha il terrore di andare dal dentista e conserva scrupolosamente i suoi denti giallo ocra. Che si osserva gli accumuli di adipe per il corpo, facendo tutto il necessario per non rimuoverli, pretendendo che siano accettati in quanto indice di diversità, difformità, unicità, erotismo, eccetera. 

In tutto ciò, ho trovato un compagno che pare amarmi così, come sono, che è il sogno di tutte noi, ce lo ripetiamo spesso – frignando – nelle stagioni di singletudine: “Vorrei soltanto essere amata come sono!”. E niente io per il momento l’ho trovato, uno che mi ama nonostante tutto. E so che state pensando: “Sessè, credici!”, ma vi garantisco che sembra proprio così, e che mi dimostra concretamente il suo apprezzamento, nella maniera più nobile e pure in quella più bieca, ogni giorno, ripetutamente, con gesti volontari e involontari ma ugualmente pieni di significato, tipo le erezioni spontanee. Tutto ciò è bellissimo, un fatto inequivocabilmente positivo (poi magari è lui che è un erotomane, e mi va bene lo stesso, sia chiaro). Fatto sta che persino in questi mesi di lockdown, in cui mi sono truccata tipo due volte e solo per delle dirette Instagram (non per lui, men che meno per me stessa), in cui ho trascorso settimane con gli stessi comfort clothes addosso, e lui altrettanto (pagherei per rivederlo con una camicia, giuro), lui era perennemente ingrifato (Iddio lo benedica) e io no.

Ora, io non so se ne abbiate idea, ma passare due mesi in tuta, sempre insieme, h24, a pulire cessi e guardare serie su Netflix, a convivere con l’aerofagia propria e dell’altro, è tipo il funerale dell’eros. Sul serio. Signora Libido piange in prima fila, davanti alle spoglie della passione, che giace inerme con ancora addosso i fantasmini caldi e pur tuttavia, nonostante tutto questo, lui c’aveva voglia di scopare. Sempre. E io no. Si potrebbe concludere con approssimazione chirurgica che il mio fabbisogno sessuale sia lievemente diverso dal suo.  

Bisogna dire anche che, dopo un periodo di convivenza, nel maschio (perlomeno nel mio coinquilino) scatta un meccanismo bizzarro, in virtù del quale quello si sente legittimato a toccarti come se fossi il pupazzo Gnappo, lì a sua disposizione per essere strapazzata all’occorrenza, sempre pronta, popi-popi. Magari tu stai, non so, cucinando, facendo cose difficili come sminuzzare una cipolla rossa con un coltello giapponese, manco fossi una concorrente di Masterchef, e quello viene e ti tocca il culo, le tette, i fianchi, il collo, e tu sei ancora lì, con un cencio di canottiera comprata 10 anni fa da H&M per 4,99 euro (che proprio è impossibile considerarla un “indumento” vero), i capelli raccolti (talvolta sporchi, lo confesso, magari li ho lavati 2 giorni prima eh, però quando hai i capelli ricci 2 giorni sono tantissimo tempo, l’età dei capelli ricci è come quella dei cani, si misura praticamente in ore, e dopo 48 ore l’effetto clochard è garantito, in testa non hai una chioma ma un nido di quaglia, una matassa rattrappita di nodi con i quali litigherai sotto la doccia, tirando via batuffoli di capelli e turbandoti per via della tua incipiente calvizie). Comunque sia dicevo: hai i capelli raccolti, la canottiera, i leggins sotto il ginocchio altresì detti “a pinocchietto”, gli occhiali da vista, qualche brufolo in faccia che non guasta mai (grazie ovaie, vivvubbì), insomma sei un cesso con la catena e quello viene e ti tocca che c’ha voglia di scopare. Ed è chiaro che non ti vede, se ti vedesse non lo farebbe, lui vede solo un culo e due tette. E per carità, io gliene sono grata, perché questa vista selettiva mi consente incredibilmente di risultare arrapante ai suoi occhi anche se sono un gabinetto della sebac dopo un festival elettronico durato 3 giorni, però io insomma non è che mi senta proprio sexy. Non è che abbia così tanta voglia. 

In generale, devo dire che il sesso in quanto tale mi interessa un po’ meno. Lo so, è scioccante, anche io non me ne faccio una ragione, sospetto siano le prime avvisaglie della menopausa a 34 anni, chi lo sa, eppure è così. Probabilmente sono le distrazioni e le ansie della vita adulta che, intendiamoci, fa un po’ schifo. Nel senso che a 21 anni quale può oggettivamente essere il tuo problema: “Uhmmm non so se ho voglia di studiare a luglio per la sessione di settembre, uhmm forse passo direttamente a novembre!”. “Uhm non so se il budget basta per un alloggio a Playa d’en Bossa!”. “Uhm, il mio fidanzato ha messo like a una tipa magra uhmmm”. Che per carità non intendo sminuire, ogni età ha i suoi sbattimenti ed è normale così, però capite che è un’altra cosa rispetto ad avere a che fare con commercialista, notaio, banca, avvocato, medico, analisi del sangue, conti che non quadrano, aspirazioni insensate, disagi materiali e immateriali della vita adulta. E quindi, da un lato, sono presissima da tutte queste menate onerose, perché pare che tra i 30 e i 40 tu debba rispondere a tutti i quesiti più capitali della tua esistenza: dove vuoi vivere, con chi, cosa vuoi fare da grande (e se ancora non lo sai, è evidente che Houston abbiamo un problema), se vuoi sposarti o restare single forevvah, se vuoi diventare coppia di fatto per usufruire almeno dell’assicurazione sanitaria oppure no perché non ti piacciono queste cose istituzionali, se vuoi riprodurti, se sei capace di riprodurti, se sei capace di gestire l’invecchiamento dei tuoi genitori e pure il disfacimento delle tue carni e della tua faccia. Insomma, ho le mie ansie. 

E poi c’è il fatto che sono passati quasi tre anni dall’inizio di questa relazione e dopo quasi tre anni di regime monogamo, è scientifico, a me la voglia di scopare passa. Lo faccio lo stesso eh, che poi la mia coinquilina del piano di sotto è una tipa easy, facilmente corruttibile, ma tutto il resto del mio corpo e della mia mente sbuffa quando lui mi tocca. Dice proprio: oddio no, di nuovo! Poi lui inizia, e io ci prendo gusto il più delle volte ma, per esempio, non prendo quasi mai l’iniziativa. Non penso più che scopare sia quell’attività necessaria per l’affermazione e la liberazione della mia identità. 

Sia chiara una cosa però: non voglio fare come quelle tipe che si lamentano del partner che vuole sempre copulare, e loro no… io le odiavo quelle così quando ero single, che magari non scopavo da mesi e per farlo dovevo selezionare ciecamente un estraneo su una dating app e sottopormi a un tribale rituale di non-corteggiamento che il più delle volte culminava con una sessione di inappagante sesso consumistico, completamente fine a se stesso. Ecco io le odiavo quelle che “Fosse per lui dovremmo farlo ogni giorno! Che noia!” e dentro di me pensavo: “Ma sei scema?”, “Le corna, ti meriti le corna!”, e poi ragionamenti collaterali su come chi ha il pane non ha i denti, e chi ha i denti non ha il pane, e mi risparmio facili battute su “pane” e “pene” perché notoriamente non sta bene mettere la parola “pene” in una frase in cui ci sia anche la parola “denti”. 

Ad ogni modo, la vita è fatta proprio per smentirci, per farci vedere quanto siamo parziali nei nostri giudizi, e così io ora mi ritrovo in quella posizione che disprezzavo tanto. Dove prima c’erano agguati sessuali e amoreggiamenti olimpionici, ora c’è una ultratrentenne bisbetica sciatta che critica continuamente, che si lamenta, che pretende un’evoluzione, insomma una roba repellente, che ricorda pericolosamente tutte le donne della mia famiglia, la famiglia quella brutta, quella dalla quale provi a emanciparti e che per quanto scappi ti insegue, spunta fuori dalle tue budella e ti dice: LO VEDI? SEI PROPRIO COME TUA ZIA! 

A mia discolpa, ci tengo a chiarire che io – come una moltitudine di donne – non provo alcuna forma di piacere a stracciare le palle al mio compagno… più che altro per noi a un certo punto diventa insondabile il modo in cui voi maschi non avvertiate la stessa tensione al divenire. Lo stesso bisogno di costruire qualcosa che sia un po’ più affidabile dell’hic et nunc… del maledetto e sopravvalutato (seppur condivisibile entro certi limiti) “VIVERE ALLA GIORNATA”. Alla fine mi sono spiegata questa differenza biologica e antropologica in modo semplice: nessuno passa anni a guardare in faccia i maschi dicendo loro TIC TAC TIC TAC. 

Fatto sta che io sono una rompicoglioni (se devo basarmi sulle review che ho collezionato nella vita dai miei partner) e, in questo caso, ho rotto talmente tanto le palle per far succedere la vita, che le cose in effetti stanno accadendo. Cose grosse, almeno per i miei standard. Indici di crescita, diciamo così. Ho venduto la mia casa, ne stiamo cercando un’altra, ho fatto il cambio di residenza, il comune di Milano ci ha mandato un documento che attesta che siamo una famiglia anagrafica… giuro dice proprio così, “famiglia anagrafica”. Io l’ho letto e mi sono emozionata, e dopo tre anni di storia, tra me che ne ho 34 e lui che ne ha 43, mi sono chiesta: “Non staremo correndo un po’ troppo?”. 

Ecco per due come noi, cioè me e il mio compagno, questa è una cosa grossa e notoriamente quando succedono le cose grosse, gli uomini, anche quelli forti e coraggiosi, determinati e sicuri di sé (come se ne esistessero), essi tutti sentono una vocina interiore che dice loro: “Vai! Vai e scopati tutte le ventenni che puoi! Fallo! Fallo ADESSO! Fallo prima che sia tardi!”

Non scherzo, succede davvero. Ho avuto anche io vent’anni e ho sentito frasi come:

“Siamo appena andati a convivere”, ah quindi sei fidanzato!

“Stiamo aspettando un bambino!”, ah quindi sei sposato? 

“Tra un mese festeggiamo il primo anniversario!”, ah sì? E allora che cazzo ci fai qui con me, brutto fedifrago di merda? Ok, ora scopiamo pure selvaggiamente in un hotel di lusso, perfetto.  

Ricapitoliamo: sono sciatta, incline alla critica feroce del maschio, meno interessata alla copula… ditemi se non è l’assetto ideale perché mi tradisca! Perché abbia voglia di andare con un’altra, sia pure per una questione materiale, cioè finalmente scopare una di boh…42 kg, che può fare le acrobazie, che è esteticamente diversa, molto curata e sprovvista di culo sblusato tipo il mio; una che gli fa gli squat sul cazzo per 20 minuti senza affanno (tanto lei si allena ogni giorno con le app Lumowell), una fanatica dei plank con coito, una che soprattutto lo desideri con quella depravazione che io non provo più. E non è colpa mia se non la provo più. E neppure sua. Succede così. Per chiarezza, non la provo più in generale, non è che invece c’è Marcello (nome di fantasia) che mi scrive le cose zozze, e io gli mando le fotine intime, e allora scopo col mio compagno pensando a Marcello, e gli dico “Oh sì, fai così, sì sì sì, oh sì, più forte, sì” e poi splash, fontane inondano materassi, tripudio, ah che figata scopare. No. Sarà che di cose così ne ho fatte già a sufficienza, sarà che in fondo confido nell’ottimistica rattusaggine del mio compagno, sarà che semplicemente in questo momento ho altro per la testa. 

Fatto sta che siamo usciti dopo due mesi di lockdown e io ho avuto come l’impressione che lui non facesse altro che guardare le altre per strada. Non so se sia in effetti così, o se sia una paranoia mia, ma anche fosse non lo giudico, è normale, io sono così stordita che potrei non accorgermi se Michael Fassbender sedesse a distanza di sicurezza al bar e ordinasse un capucino, ma lui no, lui è attentissimo a tutto – quindi non è davvero attento a niente – e sa sempre tutto ciò che c’è e che passa nel suo campo visivo… gnocche incluse. Dunque se nell’ambiente c’è una figa compresa tra la minore età e la milfitudine avanzata, lui lo sa. La guarda e, in qualche parte del suo io, la desidera.

Lui nega, è logico, ma sappiamo tutti che c’è una parte belluina (che a quanto mi dicono esiste in tutti gli uomini, eterosessuali e non, giovani e vecchi, liberi e occupati, evoluti e retrogradi, facciamocene una ragione, è la versione economy dei compagni che abbiamo accanto, l’equipaggiamento basico e sprovvisto di optional di pregio, il medioman che c’è in tutti loro, anche negli esemplari più raffinati, così come c’è una mediowoman anche nelle donne più emancipate). E so che quella parte di lui è lì a pensare: occazzo è primavera! Sono tutte nude! Tette, tette, culi, culi, cosce, minigonne girofica, shorts, leggins attillatissimi, vestitini trasparenti, occazzo! Non c’è niente da fare, è il richiamo primitivo alla conquista, lo sperma che bolle nei testicoli, quel principio elementare per cui se una figa te la sbatte in faccia tu te la prendi, lo fai perché te lo impone il pisello, la vanità e millenni di patriarcato (mi raccomando, se non se la prende non andate a dire in giro che è cripto-gay perché sareste sessiste, giudicanti e forse pure omofobe). Insomma io lo capirei se avesse voglia di un corpo diverso, minimal e androgino, giovane e compatto, oppure minuto e scuro di una che va in giro con i camperos e il vestitino floreale svolazzante. Mica ci piace una cosa alla volta. Prendete la pizza. Quanto piace la pizza a noi italiani? Moltissimo, a giudicare dalle bande armate che hanno rapinato i furgoni portavalori carichi di lievito di birra durante il lockdown. Eppure, se mangi pizza tutti i giorni, comunque ti annoi. O, se non altro, non caghi mai più. Non siamo fatti per mangiare sempre e solo pizza. Né gli uomini, né le donne.

E così, quando camminiamo con le mascherine e gli occhiali da sole appannati, succede che lui si gira e mi guarda, e ogni volta io sento di essere troppo brutta, e sciatta, e vecchia, al cospetto di qualunque bella figheira abbia incrociato il nostro cammino. Immagino che guardi le altre, mentre gli procedo accanto, e mi chiedo quando arriverà il giorno in cui mi vedrà come una specie di moglie sfatta che va in giro con le sneakers e i vestitoni da Marisa Laurito. Mi chiedo se si può evitare che questo accada. Se si può accettare che questo accada. Se dovrà incrociare lo sguardo di una qualsiasi per provare ciò che, al momento, prova per me.  Se sapremo essere trasparenti, e quanto bene e quanto male ci farà esserlo. E alla fine, domani vado dal parrucchiere a mettermi un po’ in ordine. Perché io valgo (cit).

27 commenti Aggiungi il tuo

  1. Lisa ha detto:

    Non so come hai fatto, ma hai dato voce ai miei esatti pensieri. Mi sento lo stesso nei riguardi del mio compagno e pensavo di essere diventata un’insicura gelosa. Ma… come se ne esce?

    1. Lukas ha detto:

      Ma siamo sicuri che “Uscirne” e’ la chiave giusta?
      E se invece la chiave fosse: “Come Rimanerci Ed Accettare?”
      E’ vero che l’uomo guarda la gnocca: e’ naturale e diciamo che non puo’ farci niente.
      Ma restare con una donna, parrucchierata o no, e’ una scelta.
      Alcuni la fanno, altri no.
      Forse si tratta solo di capire come poter guidare (entro i limiti del possibile) il sopradetto maschio a rimanere con quella scelta….

  2. FDB ha detto:

    Il solo fatto che una donna ricordi a distanza di 10 anni quanto ha pagato una canottiera e il negozio dove l’ha comprata, a me mi eccita a prescindere 😉
    Stupenda poi la tua versione sulla sparizione del lievito dagli scaffali d’Italia 😉

  3. maria sara santoriello ha detto:

    Mi sono come sempre ritrovata perfettamente in ciò che hai scritto. Ho anche deciso di far leggerle il tuo articolo al mio ragazzo, dicendogli che ti seguo, stimo e che adoro leggerti, il quale dopodichè si è sentito attaccato e ha detto: “non tutti gli uomini sono così! sta generalizzando troppo”, provando a convincermi di essere diverso dalla media. Penso che questo sia un bene, dato che poi ha continuato con: “E’ un’offesa diretta all’amore che provo per te, che cerco di dimostrarti e allo sforzo che faccio per cercare di capirti. Davvero io credo nell’amore e anche se è così difficile da capire per una donna, io non mi arrendo. Non so se qualcuno l’ha notato, ma anche gli uomini evolvono!”.

    There is hope!!!

  4. Camelia Nina ha detto:

    😁😁😁😁😁😁

  5. Simone Cresci ha detto:

    Ma tu davvero pensi che in quei momenti il tuo compagno non veda te ma solo un agglomerato di attributi sessuali?

  6. dalialombardi ha detto:

    Come i migliori scrittori, sei capace di dar voce a ciò che c’è nella testa del lettore.
    Rispondendo al quesito finale: come sempre ci PRE-occupiamo, pensiamo al peggio dicendo che è per prepararci e non impariamo da loro che in questo sì che fanno bene a vivere hic et nunc.

  7. Pamela ha detto:

    Semplicemente MITICA

  8. BarbieBastarda ha detto:

    “Una che gli fa gli squat sul cazzo per 20 minuti senza affanno” mi ha steso. Rido moltissimo. E mi sono stancata solo a pensarci. Sono vecchia pure io, vengo con te dal parrucchiere… 😉

  9. NonPuòEssereVero ha detto:

    Al di là di tutto, sono stata ricoverata due volte in meno di due mesi ed evidentemente sono diventata mia madre e mia nonna e non lo sapevo: ho abbinato pigiami, mutande, calzini, persino il plaid che mi sono portata da casa 😅

    1. Silvia ha detto:

      Cara vagina,
      è esattamente la sensazione che provo anche io.
      Non sono assolutamente il tipo di donna curata che va dal parrucchiere una volta a settimana, ne tantomeno sono una fan sfegatata del make-up. In quarantena non ne parliamo.
      In questo periodo dell’anno, nonostante palestra e dieta, fatte ovviamente in modo discontinuo, mi sento un cesso a pedali.
      E sono sicura che il mio compagno guardi le altre donne. Un paio di chiappe sode lo guardo anche io, ovviamente non per lo stesso motivo ma solo per capire come sia possibile averle così.
      La verità è che ognuna di noi è unica così com’è. Lui si è innamorato di te per ciò che sei, non per avere al suo fianco il clone di Angelina Jolie.

      Un abbraccio.

      1. Vlad ha detto:

        ma guardi pure le chiappe sode maschili, gli uomini etero guardano le donne e le donne gli uomini

  10. p.rip ha detto:

    donna é solo una fase. Impara ad accettare che gli uomini hanno l’occhio lungo. Se adesso non hai voglia di scopare che siete solo in 2, figurati quando avrai figli! La regola x farcela è essere complici. La prossima volta battilo sul tempo e commenta tu per prima il culo che sfida la gravità e che lui ovviamente avrà visto. Riderete insieme. Hai bisogno di svagarti!

  11. Lights ha detto:

    Impagabile.. dopo una serie di post noiosissimi di questo 2020, finalmente ti ritrovo, sagace e impertinente come sempre, a mostrare a noi single cosa si nasconde oltre la cortina del “noi conviviamo”. Allora non ti abbiamo persa!

  12. Sara ha detto:

    Ho 23 anni, oramai quasi 24, e i 30 li vedo ancora lontanissimi, una sorta di leggenda nella quale mi immagino adulta e sicura di me.. eppure ti giuro che hai dipinto esattamente la mia vita.
    Rapporto di 8 anni: all’inizio ero una campionessa mondiale di pompini a sorpresa e completini sexy, ora lavoro, spesa, mutuo, cane, vita dannatamente da adulta e la mia libido è scesa vertiginosamente.
    Troppo presto per l’età, certo, ma 8 anni sono pur sempre un’eternità. Eppure quando torno a letto in mutande, struccata, spettinata, distrutta, trovo sempre un’erezione ad aspettarmi.
    In fondo, gli uomini sono esseri speciali

    1. metalupo ha detto:

      Campionessa mondiale di pompini a sorpresa?
      Padre Odino ti benedica e ti mantenga in salute, figliola.

    2. provacheseiumano ha detto:

      E ti credo, a 23 anni l’erezione che ti aspetta la trovi ad aspettarti anche se ti vesti col grembiule a fiori della nonna, quello senza maniche allacciato sul davanti: è un diritto costituzionalmente garantito a quell’età, ci mancherebbe! E’ quando nei hai una caterva di più che il gioco si fa duro (e speriamo non solo il gioco) e le dure cominciano a giocare, e allora sì che si capisce quanto gli uomini siano DAVVERO esseri speciali, padre Odino benedica anche loro che se lo meritano. Comunque questa cosa della campionessa mondiale di pompini a sorpresa è veramente mitica e sei in vetta alla mia top ten settimanale, sallo.

  13. Nefe ha detto:

    Io ti amo, da anni🖤

  14. Silvia ha detto:

    Dunque mi rispecchio in tutto, ho anche la tua età ma noi stiamo insieme da 12 anni, abbiamo già acceso 2 mutui e abbiamo 2 figli 😅
    Qua tra zero tempo per curarsi, stanchezza perenne e un corpo che non vuole tornare alla forma originale, la mia libido è ai minimi storici (e io ero una da TUTTI I GIORNI)…lui invece mi cerca sempre, e per fortuna! Dice che non avrebbe nemmeno il tempo per un’amante, quindi a volte mi chiedo se non mi desideri per mancanza di alternative 😂.
    Forza e coraggio, siete solo all’inizio!

  15. Bia ha detto:

    vorrei innanzitutto consolarti dicendoti che in menopausa la libido aumenta a dismisura. Perlomeno, a me fa questo effetto 😀
    comunque, ti confermo che dopo 11 anni insieme, di cui 8 di convivenza, la libido cala ma non la qualità. lui ha sempre voglia (e meno male!), io meno, ma quando si fa sesso lo si fa per bene (una volta a settimana, direi la media)… quasi sempre 🙂
    E a 34 anni sei giovane… giovanissima… e sempre bellissima :*

  16. Vlad ha detto:

    dove sono i commenti che ho scritto? Comunque Stella, sei bellissima mail monosopracciglio alla Frida va evitato su un uomo come su una donna, non si può vedere! Per fortuna è raro.(la cura estetica è una libera sceota di uominie donne e si fa prima di tutto per sè, uomini e donne guardano entrambi le belle fighe e i bei fighi, hanno lo stesso fabbisogno sessuale poi può capitare dei periodi in cui uno dei due ha meno voglia ma se si è giovani passano e a 34 anni sei giovane, poi anche in età matura mica è etto si debba smettere col sesso)

  17. Ustianollo ha detto:

    Aripijate! 🙂 Sul serio, al netto della difficile situazione causata dalla pandemia, secondo me è il caso che ti impegni un po’ sulla questione. Per altro volevo scriverti, dopo il post sulla situazione sessuale dei single, di approfondire anche quella delle coppie, mi hai letto nel pensiero. 🙂
    Io nel tuo caso vedo una sola linea d’azione: parlane con il tuo uomo (ma immagino tu l’abbia già fatto) non dando nulla per scontato o per già noto e agisci. Fai qualcosa per rialzare il livello di libido, che a 34 anni non si può sentire che non c’hai voglia di scopare. Ma se non fai nulla, cominciate a correre dei rischi di coppia. Personal experience.
    Io te l’ho detto. :))

  18. Il Buono ha detto:

    Grande ammirazione per il tuo compagno che dopo tre anni è ancora così preso dalla passione.

    Ah, per il fatto che quando uscite lui è sempre in campana, quello è “il radar”. 😀
    Non so se al mondo esistano uomini che ne siano sprovvisti, forse spostandosi ad alte latitudini…

  19. fracatz ha detto:

    Tutto OK direi, l’unica cosa è che dovresti sforzarti e prendere l’iniziativa anche tu ogni tanto, altrimenti poi, sorgono dubbi e magari senza vere colpe la cosa si schianta

  20. pino josi ha detto:

    i. il cazzo va capito, cerchiamo una compagna che non rom rompa troppo iccglioni, cinlasci fare inbambinoni e ci coccoli un po’ soprattutto nella ns autostima. punto. che poi si guardino le tette di chimpassa ci può stare mannon abbiamo altre necessità. noi maschi siamo semplic

  21. Lucrezia Orgia ha detto:

    Io invece voglia di scopare da vendere a chili, e sono una donna di 50 anni.
    A 34 scopavo come un riccio e non solo col partner di allora. Sono pansessuale e non credo nella fedeltà fisica, do molta importanza al sesso sicuro per ovvi motivi ma monogamia NO grazie. Mariti e figli altrettanto no grazie.
    Non sono ovviamente nemmeno gelosa e anzi arrivata a 50 anni mi arrapano cose che prima non mi interessavano, tipo racconti sulle voglie sessuali della mia frequentazione attuale con altre persone e le sua eccitazione malcelata mentre ne parla, pinze per capezzoli e aggeggi ciuccia clitoride, insomma per me il sesso o è libero e senza limiti morali (tra persone adulte e consenzienti eh, non dovrei manco scriverlo ma a scanso di equivoci…) o non mi interessa.

    Per cui credo che bisogna davvero cominciare a stare insieme alle altre persone al netto di qualunque aspettativa presente e futura onde evitare magoni e autostima sull’asfalto sotto casa.
    Una relazione non è un investimento in borsa in cui c’è da perdere, è un viaggio emozionante che non deve avere una meta ma essere goduto mentre si fa, e se finisce pazienza, meglio aver avuto quell’amore e quell’emozione che aver sprecato la propria vita a calcolare i rischi come un agente assicurativo.

    Abbiamo una vita sola, e godiamocela santo dio, preferibilmente con tanto sesso 😄

  22. Sofia ha detto:

    Da fidanzata non ho mai avuto la voglia di scopare che avevano i miei fidanzati, ne ho fatto una questione di differenti esigenze di genere ma non so se regge. Adesso ho ventisei anni e rivendico anche io la libertà di essere sciatta e tenermi i peli sotto le ascelle. Ma non lo faccio perché, come diceva Freud, il maschio ha uno sguardo feticista, selettivo, e quindi a stento si accorge se mi sono levata i baffetti. Ma per allenarmi ad accettarmi in vista di quando, con le braccia cadenti, sceglierò comunque di mettermi una canottiere o una t-shirt, se avrò caldo.
    L’idea di rassegnarmi a una visione dell’amore così poco romantica, per cui – in trasparenza – si cerca di soddisfare certi bisogni individuali fuori dalla coppia, mi scoraggia. E penso che allora vorrei stare radicalmente sola (ma poi non lo faccio). Comunque, per concludere, ti allego una poesia brutale di Evtusenko, che mi è stata suggerita dal tuo finale:

    “Non capirsi è terribile
    non capirsi e abbracciarsi,
    ma benché sembri strano,
    è altrettanto terribile
    capirsi totalmente.

    In un modo o nell’altro ci feriamo.
    Ed io, precocemente illuminato,
    la tenera tua anima non voglio
    mortificare con l’incomprensione,
    né con la comprensione uccidere”.

    Un piacere averti scoperta

Parla con Vagina, Vagina risponde

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