Bisogno di Shopping?

Qualche tempo fa ho ricevuto una mail da una ragazza, che mi parlava di un’app, che mi parlava di shopping, che mi diceva “lo so che non sei la solita fèscion blogger neh, però secondo me questa cosa ti può interessare”. Così ho dato un occhio, io che sono una che fa fatica anche a scaricare gli aggiornamenti di iOS per intenderci: CheckBonus, l’app che premia il tuo amore per lo shopping.

Madre, ho pensato, mentre downloadavo e mi loggavo tramite Facebook: sarà una roba tipo Groupon che d’altra parte come puoi vivere senza acquistare un fondamentale screening del livello di calcificazione delle tue unghie dopo un semestre di gel permanente? Oppure, ho pensato, sarà una di quelle robe tipo Tutti Pazzi per la Spesa, che vi voglio bene ma io vivo da sola, secondo voi cosa me ne devo fare di 18 fustini di detersivo, 24 dentifrici sbiancanti e 50 scatole di legumi? Ma soprattutto, vivo in 40 metri quadri, secondo voi dove me li metto tutti questi prodotti (e no, lasciate in pace il deretano)? Poi ancora ho pensato che magari no, è tipo quella roba dei bollini al supermercato per vincere un set di pentole in ceramica antiaderente. Che anche lì, se avessi lo spazio e se cucinassi potrebbe interessarmi, ma per le verdure surgelate me la posso cavare con la casseruola Ikea. E poi dai, ma che davvero secondo te mi posso mettere a incollare bollini? Tra un po’ non ho il tempo per espletare i miei bisogni fisiologici primari e secondo te mi passo 30 minuti a incollare 140 bollini della spesa? Era un’attività che apprezzavo molto, quando avevo 7 anni.

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Che poi, questo va detto, io sono in generale un poco insensibile a queste operazioni di marketing e fidelizzazione del cliente. Da un lato perché sono commercialmente infedele, per alcuni periodi ho frequentato promiscuamente 4 supermercati, 3 parrucchieri e persino 2 palestre in contemporanea (poi dici com’è che non ti basta 1 uomo solo). Perché mi piace la varietà e mi piace poter scegliere in base alle mie esigenze contingenti. Secondariamente, esiste un problema ostativo con questo genere di fidelizzazione: la tessera. Di grazia, non è vero che la tessera non ce l’ho,  cara cassiera, è che chissà dove minchia è finita. Perché sì, signora, io la tessera l’ho fatta qui, l’ho fatta all’Esselunga, l’ho fatta anche all’Iper e l’ho fatta pure al Carrefour. Non si contano le tessere che ho fatto in 6 anni a Milano. Almeno 15 negozi di abbigliamento, 5 profumerie, 3 negozi di elettronica, 2 catene di librerie, più tutti i vari: parrucchiere, estetista, baretti della pausa pranzo, lavanderia e, se non ti spiace, devo comunque sempre portare con me il BancoPosta, la PostePay, la patente, il codice fiscale, la carta d’identità, una tessera Arci scaduta dell’unica volta in cui l’anno scorso ho deciso di fare la giovane indie-rock, quindi ti pare normale che posso andare girando con un raccoglitore per tessere fedeltà?

E infatti smanettando con CheckBonus realizzo il primo enorme plus di questa app: essere quel raccoglitore di tessere fedeltà, però sullo smartphone. Funziona che la scarichi, ci accedi quando vai in giro per negozi attivando il Bluetooth e ogni volta che passi negli store convenzionati (Coin, Stroili Oro, Adidas, Feltrinelli, Chicco – perché anche se voi siete giovani, single e libere non è detto che le vostre amiche non inizino a figliare a stretto giro) e accumuli dei punti che ti danno accesso a sconti sugli acquisti. E fin qui.

La cosa gagliarda è che l’accumulo dei punti avviene anche senza l’acquisto (penso a tutte le volte in cui entro in un negozio e ne esco frustrata perché non ho trovato ciò che cercavo o ciò che cercavo costava troppo). Anche in quei casi, la nostra semplice presenza nel negozio, viene premiata con un bonus che possiamo scegliere se usare al momento o conservare per il futuro.

In più, cosa non trascurabile, c’è il fattore risparmio, che schifo non fa. Tanto più per noi donne che abbiamo una quantità inesauribile di costi fissi per la quale non capisco com’è possibile che per legge non riceviamo degli incentivi in busta paga, tipo 200 euro in più rispetto agli uomini, sempre. Ebbene sì, perché non stiamo parlando del bisogno irrefrenabile di possedere tutte le nuances degli smalti Chanel, no. Stiamo parlando del fatto che non posso andare a fare un colloquio di lavoro con le sopracciglia e i baffi di Frida Kahlo, non vivo mica in Messico negli anni quaranta cazzo.

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Non posso andare in piscina con le liane sull’inguine e magari non sono Soldato Jane e non riesco a depilarmele da sola le grandi labbra. Certo potremmo fare la depilazione permanente, v’immaginate quanto costa? Non posso non curare la mia immagine in una società in cui l’invecchiamento è l’ottavo peccato capitale e avete idea di quanto costi una crema viso decente? Peggio ancora: avete idea di quanto costi un contorno occhi? Avete idea di quanto costino le fiale per arginare la perdita di capelli (che io continuo a perdere manco avessi una malattia terminale)? Oppure un ciclo di massaggi drenanti per illuderci di eliminare quelle fastidiose imperfezioni che, ogni volta, allo specchio ci ricordano, impietose, la distanza che c’è tra noi e Belen Rodriguez?

Gli uomini allibiscono se per caso t’accompagnano da Calzedonia e ci lasci 30 euro di calze. Ma secondo loro ce le vendono a 50 centesimi? Un po’ come la vicenda delle scarpe e delle borse. Ma cosa ne sai te, se io ho bisogno di due milioni di paia di scarpe perché mi servono di tutte le altezze, perché mi servono per slanciarmi, perché mi servono per stare comoda, perché nella vita devo essere un milione di cose insieme e per ciascuna di esse mi serve una scarpa appropriata. Insomma non è che noi donne lo shopping lo amiamo, è che ne abbiamo proprio bisogno. E nel frattempo che io scendo in politica per portare avanti questa battaglia di classe e di genere, voi scaricate CheckBonus qui e iniziate a beneficiarne!

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ps: per chi se lo stesse chiedendo, sì, questo è un post sponsorizzato, che ho scelto di fare perché ritengo sia su un’idea gagliarda, da cui è nata un’app utile e intelligente che mi auguro si diffonda in maniera capillare. Ma soprattutto, perdonatemi, ho scelto di fare questo post sponsorizzato perché vengo invitata a troppi matrimoni e dovrò pur dare il mio contributo alla lista viaggio degli sposi, no?

41 commenti Aggiungi il tuo

  1. Dave Brick ha detto:

    Non vorrei deluderti ma anch’io ho la malattia da shopping compulsivo. Mi sa che me la scaricherò…..

  2. Fedifrago ® ha detto:

    Io uso da un paio d’anni “stocard” ….che non è una storpiatura del romanesco stoca…..
    Tu hai la borsetta, io non posso girare con uno zaino per le carte (in)fedeltà, e quindi con l’applicazione ho archiviato tutte le carte con relativo barcode. Le mie però generarono punti (o premi, o sconti) solo se le uso. Ma mi accontento

    1. alessiawhatelse ha detto:

      Ecco sì, pure io ed è molto comoda come app, prima avevo un portatessere tristissimo…
      Però non tutti i lettori ottici la leggono e qui in provincia quando gli porgi lo smartphone ti guardano un pò con quell’aria “eh, ai miei tempi…”

  3. rosenuovomondo ha detto:

    mmmmm non so se mi piace il post sponsorizzato. Anzi non mi piace tanto.
    Però l’idea che proponi è buona. Ci penserò.

    1. memoriediunavagina ha detto:

      eh vabbè, tu pensaci 🙂

  4. Lelle ha detto:

    Bella idea!

  5. Mezzatazza ha detto:

    Non sono arrivata in fondo perché sticazzi e gli unici post sulle app che leggo ultimamente son quelli su Tinder 😁

    1. memoriediunavagina ha detto:

      uh i miei amici hanno fatto il video su tinder! 🙂
      è sul canale iutubbe

      1. Mezzatazza ha detto:

        Tuo? Vado a vedere 😄

      2. memoriediunavagina ha detto:

        sì, stiamo facendo degli esperimenti… 🙂

  6. Obelie ha detto:

    “perché nella vita devo essere un milione di cose insieme e per ciascuna di esse mi serve una scarpa appropriata. ”
    Ma è così vero!
    Grazie come sempre 😘

    1. memoriediunavagina ha detto:

      :* se non ci si capisce tra di noi…

  7. Mo ha detto:

    Come sempre mi chiedo, ma ste app figherrime funzioneranno nel sud terronico?

    1. memoriediunavagina ha detto:

      c’arriveranno si spera…

  8. garzio ha detto:

    Cara Vagi ho provato a seguire il link ma non funziona con il mio samsung S4, volevo segnalartelo. Ho quindi scaricato l’app partendo da Google play

    1. memoriediunavagina ha detto:

      grazie! lo segnalerò a mia volta!

  9. 17lastella ha detto:

    ti rendi conto che in questo preciso istante quel coso orripilante, denominato portatessere, è definitivamente deceduto inondando la mia borsa di tutte queste terrificanti tesserine?
    ok sto scaricando app….

    1. memoriediunavagina ha detto:

      ahahahahaah che poi mi chiedo: ma è vero che si smagnetizzano se sono vicine? sì, no?

      1. 17lastella ha detto:

        non mi è successo…quindi direi di no…

      2. memoriediunavagina ha detto:

        grazie di avermi aiutata a risolvere questo enorme dilemma esistenziale!

  10. profpenelope ha detto:

    grazie a dio ho trovato lavoro a milano… sono pronta a shoppingare al meglio.

    1. memoriediunavagina ha detto:

      evviva! 😀
      e auguri! 🙂

  11. Pe ha detto:

    Ho già scaricato l’app e fatto il calcolo di quante millemila volte dovrò entrare e uscire da Coin (si può fare più volte in un giorno? Pausa pranzo + dopo lavoro…) per andare gratis dall’estetista con Groupon. Se ce la faccio ti scrivo.

  12. ennesima ha detto:

    Ci mancavi tu a farmi scaricare un’altra app ! però….sembra proprio figa…

    1. memoriediunavagina ha detto:

      ma infatti è interessante! 🙂

  13. newwhitebear ha detto:

    Interessante l’app, peccato che non possa scricarla 😀
    Di carte (in)fedeltà ne ho tre e mi bastano.

      1. memoriediunavagina ha detto:

        sì, intendevo di argomentare, così magari lo segnalavo 🙂

  14. Alessandro ha detto:

    Per Geena: App, App, Hurrà 😀

    1. memoriediunavagina ha detto:

      immenso. sei stato davvero immenso. 🙂

  15. Fedifrago ® ha detto:

    OT ma non troppo:
    neppure Orwell era arrivato ad immaginare tanto, la nostra vita è le nostre abitudini sono monitorate in ogni istante. Ed oltre a “doverlo subire” ogni volta che si visita un sito internet, ci andiamo anche a ficcare volontariamente nella tana del lupo con app e altri mille modi.
    Qualcuno disse (Andreotti?) che il potere sta nella conoscenza di informazioni

    1. memoriediunavagina ha detto:

      prima o poi scriverò un ebook su questo argomento…

  16. nina ha detto:

    Diamine!
    Sei un mito di vagina!

  17. mannaggi ha detto:

    vorrei scaricarla, i miei occhi si sono illuminati all’idea di fare delle mie maratone da coin unico e vero scopo di lucro. peccato che ho un nokia lumia e non è presente nello store. aiuto!!

    1. memoriediunavagina ha detto:

      ok segnaleremo anche questo 🙂

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