Recentemente ho smesso di fumare. Per 15 ore.
Poi ho ricominciato, perché sono vittima di una certa etica del rock ‘n roll per cui fumare è ancora cool.
Recentemente sono anche stata alla festa per i 30 anni di Radio Deejay, su espresso invito della radio one nation one station. Sì, mi sono sentita abbastanza gagliarda e lo spettacolo è stato piuttosto fico, nonostante quel drammatico frangente in cui Fabio Volo ha scelto di interpretare una hit di Albano Carrisi (no, non sto scherzando…è successo davvero).
Per il resto, un sacco di vipS, tra cui: Fiorello, Jovanotti, Gerry Scotti, Checco Zalone, Claudio Cecchetto, Giuliano Palma, Biagio Antonacci (che ha risolto la questione mediorientale annunciando che non pubblicherà mai più un album), Aldo Giovanni e Giacomo, il Trio Medusa, Platinette, la Panicucci, la Cabello e naturalmente Linus che è sempre top, non fosse altro per la celebre equazione vaginale per cui “stronzo fissato” = “figo”.
Recentemente, inoltre, mi sono innamorata. Più e più volte, a dire il vero. Perché, proprio negli ultimi giorni, ho deciso di mettere a punto la nuova frontiera dell’incolumità sentimentale, alternativa alla vituperata eutanasia emotiva: l’Innamoramento Futile. L’Innamoramento Futile, che per comodità d’esposizione abbrevieremo in IF, consiste nel subire stimoli variamente eccitatori, sia mentali che fisici, ravvicinati e solleciti, suscitati da piccolissime porzioni di maschio.
Es:
La Vagina va a fare un aperitivo. Mentre è fuori che fuma la sua sigaretta, in quanto vittima di una certa etica del rock ‘n roll per cui fumare è ancora cool, osserva una bicicletta attaccata a un palo. Una mountain bike. Nera. Con il sellino alto, sul quale presumibilmente s’adagiano due turgidi glutei, anatomicamente coerenti con poderose cosce e virili polpacci che si tendono e si rilassano al ritmo dinamico di un’insana pedalata metropolitana (non che io sia particolarmente sensibile ai muscoli o all’estetica in senso stretto). Ecco, però, che la Vagina guarda la bicicletta e pensa “Mmh, aggressive” (perché la Vagina pensa in inglese, quando vuole darsi un tono). Ed è esattamente lì, in quel momento, che la Vagina s’innamora, per qualche secondo, e si consuma l’IF, subitaneo ed intenso.
E così via. Innamorandosi ora delle spalle, ora della voce, ora degli album, ora di una frase, ora delle vene sul dorso delle mani, sparse per uomini diversi, genericamente raccolti nell’apeiron cazzettoidale col quale possiamo, a nostro piacimento, entrare in contatto. E amare più o meno profondamente uomini che non esistono, sentendone le braccia attorno alle spalle, il pacco sulle chiappe a letto stando abbracciati, il palmo delle loro mani contro il nostro, le labbra sottili sul collo, il sorriso sospirato vicino (no, non è propriamente schizofrenia).
Il grande vantaggio sociale dall’IF consiste nel sottrarsi alla ridicola pretesa di trovare tutti i connotati maschili (che la nostra educazione rigidamente vaginale ci impone di cercare) raccolti in un solo individuo.
L’IF, infatti, trascendendo la fallacità della relazione reale, pone la vagina in uno stato di osmotica grazia con l’universo circostante, senza pretese, senza aspettative, senza aggiungere ma soprattutto senza togliere alcunché al suo “emo-sistema”.
Naturalmente è una soluzione temporanea ma, in fondo, a ben pensarci, quante volte per periodi più o meno lunghi abbiamo amato uomini che non esistevano? Quante volte siamo riuscite a vedere ciò che vedere volevamo e ad esser cieche di fronte all’evidenza? E allora, amare per amare il frutto della nostra immaginazione, insomma, immaginiamocelo un po’ come cazzo ce pare.
Se solo l’uomo che ho amato vedesse per un attimo se stesso come l’ho visto io morirebbe dalle risate…. e aggiungerebbe anche che ho un fervida immaginazione, non chè una gran dose di fantasia!
Ecco, appunto. Ahahah.
Ammettiamolo: sappiamo essere creative assai!
bellissima la festa di radio deejay! è finita anche nel mio post per non solo quale parallelo mentale… sarà mica osmosi? 🙂
ahahah ma c’eri alla festa?
ma figurati ero chiuso in ufficio tra cravatta e camicia… , avevo lo show in streaming, e mi sono sentito come un 16 enne che ascolta la radio con le cuffie nascoste in classe! cmq è stato davvero un grande show…. costato un botto ma bellissimo! voglio un casino di bene a radio dj, e poi se non fosse per la radio non avrei mai trovato casa a milano 🙂
so che a milano radio deejay è sentitissima. dalle parti mie, invece, s’ascolta studio100 che c’ha sta specie di jingle che recita: “Per me no, grazie! Per me Studio 100”
Come puoi notare la nostra creatività è assai più avanti. Scè t’na fà della serata Deejay (ovvero: “voi mette co la serata deejay?”) 🙂
però sì, è stato oggettivamente fico. 🙂
Che deliziosa vaginetta! 🙂
Addirittura, il vezzeggiativo!!! 🙂
Ci tengo davvero tantissimo a precisare che questo è il blog del momento, quindi il mio ipertrofico ego m’impone di lasciare appiccicosi segni del mio passaggio. Mi si perdoni, quindi, se pUotete.
Scritto ciò per onestà scrotale, il post è molto bello e godurioso, ma la frigidità sentimentale è sempre dietro l’angolo. Occhio all’incallirsi della cervice uterina.
ahahaha gentile prepuzio, sarebbe gagliardo se questo fosse il blog del momento. entrambi sappiamo che purtroppamente è solo un piccolo limbo di vaginismo spinto, nel quale tuttavia le sue appiccicose manifestazioni restano gradite.
inoltre, la sua onestà scrotale suscita in me ovarico apprezzamento.
cordialmente,
vagina
Beh, è da un po’ che non sento Mr. Google e sua moglie Clitstat, quindi non ho dati oggettivi da snocciolare, ma basandomi sui fan di feisbuk direi che stai tenendo una buona media, considerando che esisti da tre mesi. Vabbeh che voi Uaggine siete di gran lunga avvantaggiate dalle orde di maniaci sessuali che popolano il web, ma resta comunque indubbio che ti distingui per verve, ironia e brio lessicale.
Prossima mossa (mia): abbandonare l’idea che chiamarsi come la parte anatomica maschile meno apprezzata dal pubblico femminile possa suscitare ilarità e simpatia incontrollate, e crearsi un blog alternativo. Che ne dici di Memorie di una salpinge?
Egregio Prepuzio,
grazie della sua analisi, anzitutto. E’ vero, le uaggine sono spesso avvantaggiate: possono scroccare da bere in discoteca, per esempio (quelle che ce vanno), però mi piace sottolineare che il 56% dei funS della pagina FB sono portatrici insane di vagina, come me. E non psico-cyber-erotomani, ecco.
Quanto al suo blog, io adoro i vaneggiamenti prepuziali che contiene e mi auguro che continui a rimpinguarlo di analisi sessuo-sociologiche sulla nostra specie, che mi aggradano sempre assai.
Alla salpinge stia attento. Si ricordi che si può sempre chiudere.
buonanotte,
V.
toc toc mi faresti entrare dentro hihihi
scusa?
Geniale l’IF Vaginale! 😉
e pensare che non mi innamoro da almeno 4 giorni, porcamerda!
ben trovato comunque 🙂
lo dico sempre “pensa quello che vuoi, io non esisto, sono un illusione della tua mente”, ma non mi ascoltano e poi s’innervosiscono
…che dire?
Prova costume!
ahahaha basta con la prova costume! bastaaaaaaaa! 😀
un’illusione…sorry
Questa chicca di post me l’ero persa! Mi è tornato in mente “La spartizione” di Piero Chiara. Il protagonosta aveva applicato la tua equazione con le mitiche sorelle Parozini, tre cessoni ma ognuna dotata di qualcosa di pregevole: una le gambe, una le mani, l’altra i capelli.
Io purtroppo non riesco ancora a sezionare bene. Gli occhi verdi mi fregano sempre, e anche un certo tipo di capelli lunghetti e mossi. Dovrei variare, variare!
a tal proposito sono sconvolta dalla predilezione che oggi ho messo a fuoco guardando un manifesto che ritrae sergio cammariere di profilo: mi piacciono alti, secchi, nasoni, mori, con peli in faccia, naturalmente incolti. scioccante.
Allora anche un bel vinicio Capossela, che però non è secco e cià pure pochi capelli. Un Gainsbourgh d’annata…
Ma io tendo alla magrezza cronica per la celeberrima legge della compensazione…:)
Brava! Sono orgogliosa di te!!! ^^ E’ cosi’ che, scremando scremando, conoscendo conoscendo..incontrerai IDDU!
All’inizio facciamo le snob, selettive selettive selettive, poi ci abbandoniamo a un travolgente a tratti svuotante IF vaginale.. e poi troviamo il centro di noi stesse. Quello che veramente cercavamo al di là di tutte le pippe che ci siamo sempre fatte. E una volta che l’abbiamo davvero capito, lo incontriamo! 🙂
Ti faccio ridere… premesso che non so se sarà “per sempre”, ma l’attuale è sicuramente la persona più vicina alle mie desiderata da sempre… bè.. stasera abbandonata ai ricordi di infanzia, mi sono resa conto che IDDU assomiglia nei modi e nelle fattezze al mio primo fidanzatino dell’asilo!
Della serie che quando avevo 4 anni ero molto più in contatto con me stessa di quanto non sia stata negli ultimi 15 anni trascorsi!!! 🙂
Ma l’imporntante è… ritrovarsi.
E l’IF per questo è essenziale!
:*
aahahahah geniale! ora metterò a fuoco com’era quello dell’asilo!
e subirò una folgorazione sulla via di casa! 😀
bacioni
v